
Conoscenza dei materiali e pieno rispetto delle qualità del prodotto da contenere, questi sono i presupposti per la realizzazione di un packaging che soddisfi. La formula flessibile si dimostra una delle soluzioni più adottate soprattutto in cosmetica, i vantaggi e le forme possibili convincono sempre più clienti. Albogroup risponde a queste esigenze con le sue linee di cortesia personalizzate per Hotel, una serie di prodotti appositamente concepiti per bilanciare flessibilità e sicurezza.
Ecco alcuni approfondimenti a riguardo.
Cos’è l’imballaggio flessibile nella cosmetica?
La nostra esperienza ci indurrebbe a introdurre l’argomento dal punto di vista tecnico, quello per il quale ci siamo specializzati nel campo del packaging in cosmetica. Qui preferiamo invece porre il focus sul fine della tipologia di imballaggio dinamico per seguire un percorso a ritroso verso le caratteristiche e gli usi principali del packaging flessibile in cosmetica. Variano le forme e le dimensioni, permane l’idea di brand identity che il giusto packaging garantisce.
Il formato è, in genere, quello inferiore ai 100 mL ma il packaging flessibile può coprire anche volumi di prodotto maggiori. Creme, saponi, bagnoschiuma e prodotti per la cosmesi sono le tipologie ideali per questo tipo di confezionamento. Le soluzioni ottimizzano l’impiego di materie plastiche ma soprattutto garantiscono una efficienza a prova di trasporto. Non a caso, i prodotti con imballaggio flessibile risultano tra i più scelti da parte del consumatore.
Quali sono i vantaggi dei packaging flessibili?
Sebbene la classica confezione rigida possa trasferire l’idea di una maggiore resistenza, il cliente ha acquisito una consapevolezza sempre maggiore in merito alle virtù delle confezioni flessibili. Tendenzialmente si preferisce valutare il prodotto prima di acquistarne un quantitativo più importante, il packaging flessibile offre l’opportunità di testarne le caratteristiche. In realtà i significati dietro alla scelta possono essere ben più profondi.
Materiale
Per quanto sia convinzione comune che anche il packaging flessibile impieghi le materie plastiche in modo intensivo, basta ritrovarsi ad aprire la classica commodity da hotel per apprezzare il prodotto in materiali ben diversi. Carta ma anche film sottili di alluminio e persino fibre biologiche possono certamente far parte di un packaging flessibile. Si tratta di materiali selezionati ma soprattutto testati per garantire la piena sicurezza dal punto di vista igienico e pratico.
Particolare successo è riscontrato dalle combinazioni. L’alluminio in strato sottile ha la funzione di proteggere il prodotto dalla luce, un leggero film plastico ne aumenta le doti di isolamento impermeabile. L’effetto è un packaging riciclabile e, anche per questo, dal minore impatto sui costi di realizzazione e smaltimento post utilizzo.
Sigillo ermetico
Se si considera il classico flacone in plastica, questo richiede un volume maggiore ma soprattutto una quantità più importante di materiale per garantire la chiusura tramite il classico tappo. La sua forma è di certo efficiente ma costituisce uno spreco quando il suo impiego è pensato in ottica monouso. La soluzione in packaging flessibile consente di aggirare l’ostacolo grazie a uno stratagemma più semplice.
Sebbene si pensi alla classica confezione a strappo, il confezionamento flessibile consente di adottare diverse soluzioni di chiusura ermetica. Vi può essere l’applicazione di un tappo, ideale nelle confezioni di volume maggiore, ma si può ricorrere anche all’isolamento tramite sistema di chiusura in gomma. Molto dipende dalle caratteristiche del prodotto cosmetico, ogni confezione è infatti progettata ad hoc.
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Efficiente in termini di spazio
Il pregio dei liquidi sta proprio nell’adattarsi e prendere la forma del recipiente che li contiene; si può trattare di una bottiglia dalla forma artistica così come della confezione flessibile. Quest’ultima offre quindi l’opportunità di adattare il liquido trasportato alle esigenze di spazio. In una borsa così come all’interno di una scatola di imballaggio, la formula flessibile consente di aumentare la densità di trasporto del prodotto.
C’è poi un fattore che punta dritto alla sensibilità del cliente: il packaging flessibile consente di utilizzare tutto il prodotto senza lasciare residui all’interno del contenitore. Basta ricorrere all’esempio del classico dentifricio, la sua confezione consente di spremerlo fino in fondo. Ottimizzare l’utilizzo e ridurre gli sprechi concorre ad aumentare la brand reputation: il prodotto si dimostra più vicino alle esigenze del cliente già a partire dall’impatto sui consumi.
Bustine Monodose e Sachet per cosmetici conto terzi
La tipologia è quella che più si ritrova nell’ambito della ricezione alberghiera di livello, l’ospite gradisce che i prodotti siano confezionati in modo perfetto al momento del loro utilizzo. Massima igiene oltre a un profondo rispetto verso la clientela sono i messaggi che si affidano a questa tipologia di soluzione.
Ci sono poi i test gratuiti dei prodotti, questi sono il miglior biglietto da visita soprattutto quando si lancia una nuova linea cosmetica sul mercato. Qui è la termosaldatura a fare la differenza; standard di qualità devono affidarsi alle specifiche ISO 9001:2016. Per noi di Albogroup questa è la prassi, la qualità è il segreto di un packaging che funziona.
Albogroup è un valido partner per la produzione di Sachet monodose, sia personalizzando le proprie linee per hotel che producendo direttamente conto terzi prodotti per samples e in genere per preparazioni cosmetiche.
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