Cosmetici con packaging biodegradabili, riciclabili e zero waste

L’impegno è quello concreto di chi pone 40 anni di esperienza al servizio degli altri, l’innovazione in cosmetica passa anche attraverso la rivoluzione del packaging. Ecco il punto di vista secondo noi di Albogroup, produttori di linea cortesia per hotel.

Flaconi e contenitori biodegradabili per cosmetici, cosa sono?

Preferire le materie plastiche riciclabili è solo il primo dei passaggi verso un reale rispetto per l’ambiente. Il greenwashing finalmente viene messo da parte, il settore della cosmesi si impegna attivamente con politiche di profondo rinnovamento dei prodotti a partire dalle strategie di packaging. Qui le tecnologie vengono incontro alla natura, consentendo usi nuovi delle materie biodegradabili. La rivoluzione green è appena iniziata.

Dopo il tessile, l’industria chimica e della cosmesi erano tra le più impattanti sull’ambiente in termini di packaging e imballaggi. Le realtà del panorama attuale lavorano attivamente a diverse soluzioni, il tutto parte da un cambio radicale delle prospettive. Laddove i detergenti del passato erano in forma liquida, la soluzione è offerta nel passaggio ai detergenti solidi. Ecco che la plastica di flaconi e contenitori può trasformarsi in un packaging in cartone riciclabile o meglio ancora riciclato.

Materiali ecologici e bioplastica

La guerra ai derivati del petrolio passa anche attraverso il reimpiego delle materie prime naturali. Qui la ricerca e le innovazioni nel settore forniscono un apporto importante. Il passato del packaging in cosmetica comportava la produzione di contenitori in plastica con l’inquinamento in termini di CO2 e impatto ambientale correlati. Le fibre vegetali costituiscono la soluzione: oltre a fare le veci delle catene carboniose della plastica, la loro produzione dalle piante concorre a ridurre l’accumulo di anidride carbonica nell’aria.

Il polietilene verde è l’anello di congiunzione tra la plastica e la sua produzione naturale, questo viene perlopiù ricavato dalla coltivazione della canna da zucchero. Si tratta quindi di un sottoprodotto derivante da altre filiere industriali. L’effetto è un prodotto riciclabile ma soprattutto che non richiede ulteriori risorse se non il reimpiego del materiale di scarto. L’industria si avvicina alla natura e lo fa veramente in maniera verde.

Soluzioni ecologiche per diminuire i rifiuti

Ognuno ha il suo ruolo nell’impegno attivo a favore dell’ambiente, il cambiamento deve essere radicale e non può che partire dalle abitudini quotidiane. L’uso di un packaging più sostenibile è necessario ma non è l’unica mossa da mettere in atto. Ecco quindi che l’ecologia passa attraverso sei passaggi chiave: refill, riuso, vuoto a rendere, cosmetici solidi, ridurre l’usa e getta, design ecologico.

I flaconi usati possono essere riutilizzati per l’acquisto di prodotti alla spina, questo è il senso del refill. L’alternativa sta nel riuso dei contenitori in plastica per gli scopi più disparati. Il vuoto a rendere è una pratica che attinge dal passato, molto ricorda l’ormai antica usanza nella vendita del latte porta a porta. Il futuro, in questo caso, non può che prendere spunto dalle virtù del passato. I cosmetici solidi sono prodotti profondamente cambiati rispetto alle antiche saponette, il loro uso apre la strada a una nuova era del packaging sostenibile. Ridurre l’usa e getta significa abbassare il volume dei rifiuti, gli ecosistemi marini non possono che ringraziare. Ridurre i volumi inutilizzati, ecco il senso dell’ecodesign in una progettazione sostenibile.

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Una legge per arrestare le microplastiche

Un netto cambio di velocità si è registrato dal gennaio del 2020; è da allora che nel mondo è vieta la commercializzazione dei prodotti che contengono microplastiche. Sebbene si trattasse di elementi apparentemente innocui, i microgranuli contenuti in diversi prodotti sono ancora causa di inquinamento dei mari. PE, PMMA, Nylon, PET e PP sono alcune delle sigle di sostanze dall’impatto importante nell’ecosistema marino.

Il passaggio legislativo ha costituito un punto di svolta per l’intera filiera della cosmesi, l’utilizzo di fibre naturali e biodegradabili ha permesso la sostituzione dei polimeri dannosi con sostanze più facilmente sostenibili dall’ambiente. Anche il packaging ha dovuto adattarsi, divenendo biodegradabile e riciclabile, per garantire sì prestazioni, ma nel rispetto delle leggi e della natura.

Prodotti cosmetici senza packaging di plastica

Solid.O Original rappresenta l’innovazione nelle commodities da bagno; si tratta di un passaggio netto all’insegna della qualità funzionale. Albogroup ha creduto e crede nei prodotti nella forma solida per ridurre l’impatto della produzione ma anche al fine di ottimizzare l’impiego del packaging. Le innovative barre cosmetiche offrono soluzioni praticamente trasportabili; da qui si perde l’esigenza della plastica per il trasporto poiché questa può essere sostituita da semplice carta riciclabile.

I vantaggi partono già dalla praticità. L’uso non richiede particolari accortezze ma il trasporto è molto più pratico dei classici prodotti liquidi. Un esempio è nella libertà di portarlo all’interno del bagaglio a mano anche quando si viaggia in aereo. Shampoo e linee doccia per più esigenze, detergente intimo, make-up remover e diversi altri prodotti sono proposti nella formula solida. Ecco come Albogroup ha rivoluzionato il concetto di packaging a basso impatto.

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